Si tratta di trovare quello giusto. Alcune volte è lui a sceglierci, altre siamo noi a trovarlo fra tanti. Non amiamo quelli invadenti, e quelli troppo discreti ci annoiano facilmente. Desideriamo che ci rendano provocanti seducenti frizzanti… che ci rendano unici!
Come un abito, appena lo indossiamo capiamo subito se ci valorizza, ma la scelta non è sempre immediata! Talvolta è necessario seguire l’evoluzione delle note olfattive e arrivare a quelle di fondo per capire se siamo stati corteggiati dal profumo giusto. In questo breve viaggio lungo la piramide olfattiva, si apre il cassetto della memoria sensoriale, liberando emozioni, ricordi, sensazioni, positive e negative: una parte di noi che raramente lasciamo andare.
L’Artisan Parfumeur gioca con tutto questo. In modo creativo, con gli universi olfattivi descrive bellissime storie, raccontate attraverso gli odori del luogo in cui sono ambientate.
Tra questi, Timbuktu che ci racconta il Mali ed i suoi riti magici; Traversèe du Bosphore con l’incontro tra Oriente e Occidente nella splendida atmosfera di Istanbul; Caligna è Grasse in una fotografia della campagna provenzale con le sue sterminate distese di gelsomino e lavanda.
Altre sono storie che appartengono a tutti, in cui facilmente ne siamo stati protagonisti e quando le prime note si schiudono, riemergono ricordi personali, d’infanzia, che pensavamo non avere più…
Premier Figuier è un albero di fico, che con la sua ombra e il suo aroma ci ha fatto compagnia nelle calde giornate estive; Mimosa por Moi e la sua fioritura miracolosa ci ricordano il primo fiore regalato alla mamma.
Ispirati dalle esperienze che abbiamo vissuto, non sarà certo difficile essere conquistati da una delle numerose fragranze de L’Artisan Parfumeur.
Sarà come indossare i nostri ricordi più belli..